Sulle questioni sociali

In occasione della sua prima celebrazione per S. Evasio, nell’omelia, dà subito il segno di un’attenzione ai problemi sociali (cosa già evidenziata al suo ingresso in Diocesi) ricordando la prima Enciclica sociale: “Oltre cento anni fa, di fronte all’ondata di cose nuove – “rerum novarum” – che il progresso andava proponendo, un Papa profetico come Leone XIII additava nella “Rerum Novarum” appunto, ragioni e speranze per un autentico rinnovamento sociale”. In seguito molte sono state le occasioni (fra le ultime “una Chiesa in mezzo alla città” lo slogan per preparare e vivere il 9° centenario del Duomo, e l’aver voluto il corso di formazione socio-politica) per ricordare a sacerdoti e laici che la Dottrina sociale, l’attenzione alle questioni della società e della politica, l’illuminare e leggere alla luce del Vangelo anche le questioni sociali fa parte dell’attività pastorale delle nostre comunità. “L’ho detto più volte: l’azione della chiesa in una città non può limitarsi a riti e cerimonie. Al contrario: dalle nostre liturgie ben celebrate nasce l’impegno a tradurre la fede nella vita e dunque a servire i fratelli nella carità. Cristo che lava i piedi ai fratelli non compie solo un gesto liturgico” (cfr. Riv. Dioc.1/97 Visita pastorale alla città); e si doleva, ad esempio, al termine della seconda visita pastorale per i deboli segnali che venivano dalle parrocchie in questo settore. E’ importante ricordare gli incontri di Mons. Zaccheo con i Consigli Comunali in occasione delle visite pastorali. Nell’incontro con il Consiglio di Casale M. in occasione della 2^ visita fissò il suo saluto, non di circostanza, in 5 punti: l’emergenza rispetto all’età evolutiva, con l’esigenza di un patto educativo tra famiglie, scuola, sport, oratori; l’accoglienza come questione di civiltà in riferimento al problema casa per gli immigrati e alla necessità in generale di calmierare gli affitti; ambito socio-assistenziale come capacità di soccorrere rispetto alle nuove e vecchie forme di povertà, fra cui le tossicodipendenze, le famiglie e gli anziani; la questione definita della “concordia” per dare un progresso più duraturo, la coesione morale per il progresso civile, la concordia sia civile che politica per avere una città che progetta con amore e discernimento; e infine ricucire tra le tante culture che non si confrontano per fermare quella che ha definito una cultura spezzettata.
Merita riportare alcune frasi dalla sua Lettera Pastorale per il triennio 2004 – 2007 in preparazione al nono centenario del Duomo ‘La Nostra Chiesa in mezzo alla città’: “Il futuro della nostra Chiesa, nel cuore della città, che cosa vorrà significare? Su quali traguardi rivorrà vedere? Con quali strategie ci vorrà impegnare? Ecco, così intendo l’appello alla profezia. Nel ‘mondo che cambia’ e ‘all’inizio di un nuovo millennio’ lòa nostra Chiesa deve interrogarsi sul suo ruolo profetico. Non possiamo adagiarci solo sugli allori della storia. Dobbiamo impegnarci per il futuro della nostra gente, per il domani dei nostri giovani e delle nostre famiglie….. Impegnarci, dunque. Questa è la parola profetica. Non possiamo chiamarci fuori, perché di questa terra, di questa città dell’uomo, siamo concittadini e dunque corresponsabili. …. Senza equivoci di neo-temporalismo, ma anche senza facili e magari appaganti e sdegnosi disimpegni. La nostra terra……ha ancora bisogno di noi e della nostra profezia. Ne ha bisogno perché, parliamoci chiaro, il tema della difesa della vita in ogni momento del suo svilupparsi dal concepimento alla morte non trova facilmente promotori fuori dalla severa e ferma dottrina della Chiesa. E così i temi della pace, della socialità, dell’educadione di nuove generazioni, della solidarietà, della cultura non omologata, ma liberante, sono temi che ci interpellano e sui quali dobbiamo sentire la responsabilità di un servizio disinteressato all’uomo e al suo destino”.
Diamo qui di seguito conto di alcune riflessioni o di alcuni spunti che il Vescovo Zaccheo a lasciato nella sua opera di Pastore:
a) il lavoro
b) la casa e la famiglia
c) la politica
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(1 - segue...)

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