d) l’ambiente

Per sottolineare una sensibilità rispetto a questo settore va ricordato che intervenendo a conclusione del Convegno “La Chiesa e il mondo del lavoro dinanzi alle sfide del nostro tempo” del 15/3/96 che si svolse presso gli ex Magazzini Eternit diceva: “Il luogo dell’incontro è fortemente simbolico per il risanamento della città e dell’ambiente. Siamo in un luogo di archeologia industriale che ha visto le fatiche, le sofferenze, il caro prezzo di migliaia di persone e di una città per il suo sviluppo, la morte, e ora anche grazie allo sforzo del Comune si prospettano scenari molto avvincenti e promettenti. Dobbiamo sempre ricordare che lo sviluppo non è un assoluto. L’assoluto è l’uomo”. Mentre presentando l’iniziativa e invitando a parteciparvi sottolineava l’importanza di scambiarsi informazioni e tenersi informati sulle questioni rilevanti: “Basti pensare…….al delicatissimo equilibrio urbanistico in ordine ai nuovi insediamenti produttivi o commerciali, per non dire del recupero ad ara urbana di grandi zone in passato destinate al settore industriale e tra queste le zone da “decontaminare” in presenza di quella vera e propria “bomba ecologica” che sono i depositi di amianto per cui la nostra città è al centro di preoccupatissime diagnosi in ordine alla salute dei suoi cittadini”
Può essere inserita sotto questo ambito, anche se il suo scopo e la sua portata sono più vasti e riferiti più propriamente alla problematica della giustizia internazionale e della solidarietà, quel complesso di attenzioni che si è concretizzato nell’anno del Giubileo con la pubblicazione dell’opuscolo nuovi stili di vita che ha avuto anche l’ambizione di indirizzare a comportamenti alimentari, di acquisto, di consumo meno edonistici, più austeri, più essenziali e rispettosi dell’ambiente e delle produzioni locali.
Da richiamare anche un passaggio della Lettera ai Parroci per il Natale 97: Indicazioni pastorali per la prossima quaresima: una quaresima alternativa: “La proposta che rifaccio è dunque di andare ‘controcorrente’ avendo il coraggio di proporre la Quaresima anche se ci pare che il suo significato sia ormai stato sepolto dall’indifferenza dilagante. …‘Controcorrente significherà, dunque, anzitutto la franca testimonianza che almeno noi –parrocchie, oratori, associazioni e buoni cristiani- siamo rispettosi anche della originalità di questo tempo: Carnevale quando è ora, Quaresima quando è ora, ad esempio. Ma soprattutto ‘controcorrente’ significherà offrire a tutti un ‘modello di esistenza’ che si possa chiamare effettivamente ‘Vita secondo lo Spirito’. Si tratta dunque di ricostruire una mentalità alternativa a quella dominante…..Tra i significati non equivocabili della Quaresima c’è l’austerità, forse il primo e più evidente. Sotto questo nome ci sta anche l’invito alla penitenza corporale: es. …..privarsi di cose superflue, dalla sigaretta al caffé per arrivare al cosiddetto ‘digiuno televisivo’. ….sempre che non si tratti di pure osservanze formali e rituali…Un richiamo fermo e forte alla austerità è comunque fondamentale per dare tono a una ‘Quaresima Alternativa’…. Oppure c’è il silenzio, la riflessione, la preghiera” …..anche tutto questo non è di moda e può costituire quel giusto scandalo che dà scacco alla superficialità dilagante”. (cfr. Riv. Dioc. 5/97)
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(5 - segue...)

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