e) la cultura

Il Vescovo Germano già da subito ha lasciato intravedere che aveva in mente un progetto che sarebbe stato utile alla collettività. Nell’omelia di ingresso parlando della casa, aggiungeva: “E infine c’è questa grande casa che è la vostra città. Questa città di cui il Signor Sindaco mi ha parlato, questa città e questo territorio che è la nostra casa. La casa di voi, abitanti del Monferrato, che insieme dobbiamo rendere più bella, renderla più vivibile, renderla più accogliente. Una casa che i nostri padri ci hanno lasciato, bella e solenne come questa Cattedrale, e via via come le vostre belle chiese, i santuari, le opere d’arte che qui sono state costruite per far bella questa casa di Casale.”. (cfr Rivista Diocesana 4/95).
Non a caso l’impegno più evidente e che sarà ricordato in modo particolare è rappresentato dal restauro del Duomo, la riscoperta della medievalità del Nartece; ma non vanno dimenticate le tante iniziative culturali (le serate su La Chiesa e la Città, Chiesa Città e Cultura), le mostre (lo Scrignum aperto), i concerti, gli spettacoli teatrali (utilizzando a volte anche le navate del Duomo e il Nartece). Si può aggiungere che le sue iniziative dal restauro della Cattedrale, l’anno Evasiano, il 900° anniversario della consacrazione del Duomo, le iniziative per l’anno Santo del 2000 e quelle legate ai Convegni ecclesiali di Palermo e Verona. Tutto ciò costituisce l’insieme di un progetto culturale per indirizzare la vita, gli approfondimenti storici, il recupero di tradizioni e l’indicazione di valori per mantenere unito il Monferrato attorno ad aspetti condivisi e ad un’appartenenza forte radicata in un passato solido da cui prendere spunto per guardare al futuro. E tutto ciò l’ha fatto con la capacità di dialogare con le amministrazioni civiche del territorio sapendone cogliere gli spunti positivi e l’impegno orientati alla valorizzazione di tutta la zona.
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(6 - fine)

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