La parola viva del nostro Vescovo (testimonianza da una comunità della zona collinare)

Un silenzio profondo e commosso ed una intensa partecipazione hanno accolto ed accompagnato le parole lette a termine della Santa Messa – sabato scorso, solennità liturgica dell’Immacolata Concezione – nella nostra chiesa parrocchiale, così come in tutte le chiese della Diocesi. Era la Lettera che Mons. Zaccheo aveva chiesto a tutti i sacerdoti di leggere in chiesa a suo nome nel giorno in cui ha avuto inizio il nuovo anno pastorale 2007-2008 da lui voluto e da lui dedicato a Maria, nel 150° anniversario delle apparizioni lourdiane, ed alle Vocazioni, nell’imminenza del suo Cinquantesimo di sacerdozio. Attraverso le parole lette dal celebrante, il nostro Vescovo ha ancora una volta fatto breccia nel nostro cuore; si e’ rivolto al suo popolo, ai fedeli della chiesa che e’ nella Diocesi di S. Evasio, con l’entusiasmo evangelizzante di sempre e la semplicità e profondità insieme del suo linguaggio, indicandoci ancora una volta la strada da seguire, con fede e speranza, testimoniando la gioia del nostro essere cristiani. Le parole, oserei dire profetiche, che egli ci ha infine indirizzate nella Lettera di apertura del nuovo anno pastorale - che, certamente, la chiesa casalese vivrà ancor più intensamente e profondamente nel ricordo vivo e filiale del suo Vescovo - ci indicano il cammino da seguire: sono la sintesi della bellissima Lettera Pastorale che l’accompagna e che parimenti e’ stata distribuita ai fedeli di ogni parrocchia. Dalle parole di Mons. Germano lette sabato scorso in chiesa e subito rimaste impresse nell’animo di ciascuno, accenno ad alcune che hanno fatto breccia nel mio cuore : il ritornare con forza all’immagine materna di Maria, il richiamo all’impegno di fede nelle famiglie e l’incoraggiamento alla partecipazione dei laici, l’appello - con l’amore di sempre - ai giovani chiamandoli al pellegrinaggio a Lourdes nel prossimo giugno, il paterno rivolgersi ai sacerdoti ed alle religiose nella memoria del suo anniversario di ordinazione presbiterale. Il tutto pervaso da una intensità di fede e di totale dedizione alla sua Chiesa, al suo popolo casalese e monferrino, che trovano poi un’altissima esplicazione nella Lettera Pastorale “Maria ci precede”: l’atto culminante del suo ministero episcopale ed insieme un accorato segno d’amore per la Madre Santissima che ci precede nel Regno “… lungo il sentiero che sale, oltre le tappe (…), verso la meta che ci addita”. Ebbene, mons. Vescovo è giunto alla meta; è giunto a Maria attraverso Fatima, recitando con fede e amore per tutti noi quel Rosario che fino all’ultimo suo respiro egli ha tenuto tra le mani, indicandocelo come “buon messaggero” di Maria, “ (…) e farà poi Lei il resto di cui noi non siamo capaci”.
Grazie anche di questo, Eccellenza!
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(c.c., "La Vita Casalese" di giovedì 20 dicembre 2007)

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