Anni di impegno costante

Carissimo Monsignor Germano, anche noi componenti del Consiglio Pastorale Diocesano e tutti i laici impegnati nei vari settori della pastorale, ci stringiamo ancora una volta attorno a Lei per esprimerLe la riconoscenza e dire il nostro grazie per l’amicizia che ci ha sempre dimostrato e per la fiducia generosamente accordata.
Mi servo di tre ricordi personali per sintetizzare il Suo rapporto con il laicato. Tre ricordi certo non esaustivi delle tante esperienze laicali.
Il primo: siamo a Palermo al Convegno Ecclesiale del ‘95; prima di tornare al Palazzetto per riprendere i lavori, decide di fare due passi per la città con gli altri delegati casalesi, mentre io preferisco tornare in camera a leggere. Si toglie la croce pettorale e me l’affida: “Tienila, così non rischio di farmela portar via da qualcuno”. Mi piace pensare che quel gesto rappresenti la metafora della fiducia; fiducia verso il laicato, a cui affidare non un oggetto d’oro ma la chiesa monferrina perchè fosse Chiesa di carità e di speranza nella storia di questo tempo, come ci chiedono i Convegni di Palermo e di Verona.
Secondo ricordo: ha voluto, da subito che a moderare i lavori del Consiglio Pastorale fosse un laico. È toccato a me svolgere per 11 anni questo compito che prima era sempre stato di sacerdoti: Don Severino Poletto, Monsignor Pietro Palena, Monsignor Felice Moscone. Questa circostanza, se si vuole banale, è la metafora del ruolo e della responsabilità richiesta e affidata al laicato, anche nel programmare ed essere corresponsabili, sviluppando così l’impulso già dato da Monsignor Cavalla.
Le riunioni della Segreteria non sono mai state formali o semplici prese d’atto. E al Consiglio Pastorale chiedeva di essere momento di elaborazione, di progettazione, di concretezza. Questa corresponsabilità sapremo esercitarla anche in futuro da cristiani maturi attraverso ad una “pastorale adulta” e a una “ministerialità diffusa”.
Terzo: le tre Settimane Sociali a cui mi ha dato la possibilità di partecipare, metafora dell’impegno civile e politico; mi ricordano il suo continuo insistere sull’essere cristiani per il mondo, sull’importanza per il laicato di coltivare anche la sensibilità per tutte le questioni sociali del territorio, della necessità di operare per la crescita della società civile, per la difesa e lo svilupparsi della democrazia nel servizio del bene comune, come dimostra l’aver fortemente voluto il corso di formazione socio-politica. Questi insegnamenti continueremo a portarli nel cuore e a metterli in pratica.
Ci accompagni con l’affetto di sempre, Monsignor Germano!
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Carlo Baviera
a nome del Consiglio Pastorale Diocesano

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