Il ricordo di mons. Ernesto Scirpoli

La Chiesa un uomo straordinariamente sensibile ai valori sociali. Una persona speciale che ebbi la fortuna di conoscere una ventina di anni fa, quando ancora era Vicario della Diocesi di Novara". Il ricordo è di monsignor Ernesto Scirpoli, cappellano della Santa Sede e membro ONU e OMS per i problemi di sanità e assistenza. "Sono addolorato per la sua prematura scomparsa dell'amico Germano – continua Scirpoli - ci eravamo incontrati poco tempo fa a Casale Monferrato, con il cardinal Bertone, per la celebrazione dei 1100 anni della Cattedrale. Lo avevo visto sereno, tranquillo, allegro come sempre. Una predisposizione d'animo che lo ha accompagnato fino alla fine". Nel ricordo dell'amico prelato c'è tanta commozione: "Tutti sanno quanto fosse attento e capace in materia di comunicazione dei valori cristiani, era un giornalista profondo e apertola dialogo. Non tutti però hanno avuto la fortuna di conoscere la sua grande sensibilità rispetto alla persona umana. Ricordo che in più occasioni, sapendo che dirigevo alcune case di riposo in Piemonte e in Lombardia, mi chiese aiuto presentandosi da me con quelli che io definisco "casi disperati", anziani soli, senza famiglia e senza reddito, gente che aveva bisogno di ospitalità. Li accompagnava per mano, nel senso letterale del termine e non si perdeva mai d'animo perché era "innamorato" del prossimo. Ad ogni problema trovava sempre una soluzione, grazie anche al suo ottimismo e alla sua determinazione
mons. Ernesto Scripoli,
cappellano della Santa Sede e membro OMS

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