"La Vergine in persona lo ha accompagnato alla Casa del Padre" del Card. Severino Poletto, Arcivescovo di Torino

La notizia dell’improvvisa morte di mons. Germano Zaccheo mi colpisce e mi colma di tristezza, ma è anche fonte di grande speranza nella fede il fatto che sia avvenuta proprio a Fatima subito dopo la recita del santo rosario. Una coincidenza che mi dona grande serenità pensando che la Vergine in persona l’abbia voluto accompagnare nella casa del Padre. Mons. Zaccheo, confratello carissimo all’interno della Conferenza Episcopale Piemontese e Vescovo zelante della Diocesi casalese, ci lascia il ricordo di una persona dotata di un grande senso di responsabilità pastorale, frutto della sua acuta intelligenza e della sua spiccata sensibilità umana. Con la sua particolare passione per l’arte, sempre rivolta alla ricerca del bello, si è impegnato per il restauro di numerose opere, soprattutto riportando all’antico splendore il meraviglioso Duomo di Casale, uno dei più prestigiosi monumenti medievali del Piemonte. Dotato di profonda carica umana, sapeva immediatamente infondere grande simpatia in chi lo incontrava. Fu davvero un mirabile Pastore capace di relazionarsi con le persone, per cui sono certo che oggi, a Casale, tutti lo piangono. Insieme con i Vescovi del Piemonte prego per questo caro confratello ed amico, cui ero particolarmente legato a titolo personale, anche per la mia appartenenza alla Diocesi casalese.

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